La tariffa sociale è una delle tre novità per l'acqua contenute nel DDL Ambiente collegato alla Legge di Stabilità, approvato dal Consiglio dei ministri. La tariffa sociale e il mancato distacco per chi non paga le bollette rientrano in un quadro di adeguamento delle norme in risposta ai risultati del referendum del 2011. Per il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando infatti "per prima volta" viene "introdotta una tariffa sociale per l'acqua": una "prima risposta al messaggio politico venuto dal referendum". Con questa disposizione (art.26) si intende "rendere effettivo" e rafforzare "la natura 'pubblica' della risorsa acqua, come richiesto anche dai 'saggi' e dalla normativa nazionale". L'Autorità per l'energia elettrica ed il gas per "garantire l'accesso universale all'acqua assicura agli utenti domestici a basso reddito del servizio idrico l'accesso a condizioni agevolate alla quantità di acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali". Il tutto, a cominciare dalla copertura dei costi, viene garantito dalla "previsione di un'apposita componente tariffaria" per le "utenze non agevolate del servizio idrico integrato". Quanto alla morosità (art.27), per Orlando "non si può lasciare all'azienda la facoltà di decidere del distacco dell'acqua. Bisogna garantire procedure adeguate, vista la specificità del bene acqua, che è un bene fondamentale per la vita umana". Il provvedimento intende regolamentare le modalità di gestione del fenomeno per limitarne l'insorgenza, e assicurarne il contrasto per non far ricadere i costi sugli utenti non morosi e "per garantire un livello minimo di fornitura di acqua anche alle utenze non in regola con i pagamenti".