Le reti del gas sono tra i beni pubblici più preziosi e con enormi potenzialità. Ma a causa di un gap normativo e l’ingessatura del settore, le cosiddette “Gare gas” sono bloccate da anni. Un’occasione mancata perché da queste i comuni potrebbero ricavare nuove risorse per valorizzare i propri beni pubblici.

 

Quali sono le prospettive per il prossimo futuro? Cosa farà il nuovo Governo? Quale è lo stato dell’arte delle tematiche ancora irrisolte? Se ne discuterà ad ACCADUEO in occasione del convegno “Gare Gas: occasione mancata o prezioso volano d’investimenti?” promosso da Unica RETI che si terrà giovedì 18 ottobre (14.30 – 18.00) e durante l’evento “Le gare per il servizio distribuzione gas naturale: dal Decreto Letta all’aggiudicazione dei primi bandi tra ricorsi, sentenze e problematiche aperte” promosso da UNIATEM e in programma venerdì 19 ottobre (09.30 – 13.00).

 

Nel 2000 è stato pubblicato il Decreto Letta che ha visto nel DM 226/2011 il suo decreto attuativo ma sono trascorsi 7 anni e le gare sono state praticamente disattese. L’impianto normativo pare essere di difficile applicazione come messo in luce anche da diverse sentenze già pubblicate. Dal 2012 al 2018 solo 2 su 177 Ambiti Territoriali Minimi (Atem) hanno proceduto allo svolgimento delle gare per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale e la successiva attività di Controparte Contrattuale. Milano e Torino hanno completato l’iter, individuato il vincitore e stanno procedendo all’affidamento, mentre il resto dell’Italia è silente.

 

Il tempo passa e noi stiamo perdendo importanti occasioni di dare ossigeno all’economia italiana. “Le gare gas producono quote ammortamenti che possono esser spese per fare manutenzione ai beni pubblici delle nostre città; favoriscono investimenti sulle reti gas che vuol dire far lavorare imprese, portare qualità e innovazione tecnologica. Innovazione che porta progresso e sviluppo, che integra servizi in ottica smart city. Le gare gas possono dunque mettere in moto un circolo virtuoso come poche altre concessioni pubbliche” ha commentato Stefano Bellavista, presidente Unica Reti.

 

Anche il convegno di UNIATEM, l’Associazione Italiana degli Ambiti territoriali Minimi e delle Controparti Contrattuali, a cui anche Unica RETI aderisce quale associata, tratterà il tema delle gare gas cercando di fornire, attraverso gli interventi dei Tecnici degli Enti Locali degli ATEM che operano per l’elaborazione dei bandi di gara. Recentemente poi diverse sentenze anche del Consiglio di Stato e le indicazioni dell’Autorità garante per la Concorrenza ed il Mercato (AGCM) hanno sottolineato aspetti critici del sistema delle Gare del Gas difficilmente potranno essere superati se non mettendo mano alle norme ministeriali.

 

La questione del regolamento delle gare è molto delicata, entrano in gioco i proprietari privati delle reti, gli investimenti fatti e il ruolo dei Comuni. I nodi da sciogliere, e gli interessi da tutelare sono numerosi. Come si gestisce la proprietà delle reti? Come sostenere, come conguagliare investimenti effettuati dal gestore uscente? Quanto deve valere il rimborso al gestore uscente riconosciuto dal subentrante? Alla base di queste difficoltà ci sta la storia della metanizzazione italiana sviluppata, sostenuta e finanziata soprattutto dalle società private che detengono oggi la proprietà della rete; con la gara gas si rimette in gioco non solo la gestione, non solo l’affidamento del servizio, ma anche la proprietà stessa del bene. Affidamento del servizio e proprietà non possono essere disgiunti e i bandi di gara devono trattare entrambi gli aspetti. Ad ACCADUEO si cercherà di condurre un’analisi dello stato dell’arte e delle tematiche ancora irrisolte in materia di gare gas espressa dai Tecnici degli Enti Locali degli ATEM che operano per l’elaborazione dei bandi di gara e dipanare il complicato intreccio risolvere i problemi ancora esistenti di tipo normativo, nell’intento di far ripartire al più presto le Gare Gas a condizioni eque.