L’Associazione “Paese dell’Acqua” e Uncem hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per favorire lo sviluppo della valorizzazione delle risorse naturali, idriche in particolare, nel rispetto della gestione, come concreta opportunità d’impresa per il sistema economico e sociale delle aree montane. L’associazione culturale “Paese dell’Acqua”, guidata da Marco Iamiceli, è nata nel dicembre del 2015 come naturale sviluppo di un processo, iniziato nel 2008 in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Sassinoro (BN), in concomitanza con la Giornata mondiale dell’Acqua. In dieci anni è cresciuta e riunisce Enti locali in tutt’Italia. Uncem e l’Associazione Paese dell’Acqua, in forza del protocollo, potranno operare per la piena attuazione della Strategia nazionale delle Green Communities, prevista dall’articolo 72 della legge 221/2015, nonché per la piena valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali. Potranno organizzare e realizzare iniziative, eventualmente in collaborazione con i Comuni montani e Unioni dei Comuni montani, intese a valorizzare le conoscenze sulle risorse idriche e le acquisizioni tecnico-scientifiche che hanno riflessi sull’economia montana. “Ho avuto modo di partecipare al Festival dei Paesi dell’Acqua organizzato dall’Associazione – spiega Marco Bussone, Presidente Uncem – e ho potuto apprezzare l’importante lavoro svolto anche grazie al supporto della Provincia di Benevento, guidata da Antonio Di Maria che ricopre anche la carica di Vicepresidente Vicario Uncem. Sono onorato di poter intensificare la collaborazione in forza di questo protocollo. L’Associazione è cresciuta e opera in diverse parti di territori alpini e appenninici. Vogliamo insieme attuare la legge sulla green economy, in particolare la Strategia delle Green Communities e la valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali. Abbiamo già iniziato a lavorarci e con gli Stati generali della Montagna abbiamo aggiunto preziosi tasselli alla collaborazione”. “Paese dell’Acqua” si pone l’obiettivo di trattare il tema della valorizzazione e tutela delle risorse idriche sviluppando una rete nazionale e internazionale di professionalità in grado di raccogliere buone pratiche, di rispondere efficacemente alle criticità dei territori, promuovere studi e ricerche al fine di sviluppare un dibattito caratterizzato da innovazione e sviluppo. “Il protocollo d’intesa è uno strumento politico-amministrativo, che ha senso nella misura in cui se ne sostengono fortemente i contenuti, perchè ritenuti passaggi coerenti e indispensabili per la realizzazione di obiettivi concreti – commenta Marco Iamiceli, alla guida dell’Associazione culturale – È così che intendiamo onorare quello appena sottoscritto con Uncem, soprattutto per l’enorme mole di lavoro che Enrico Borghi prima e Marco Bussone poi, hanno sostenuto per stampare minuziosamente e definitivamente il concetto di aree interne e montane nell’agenda politica nazionale. Per Paese dell’Acqua, realtà associativa che spinge, non senza fatica, da anni per dare luce alle innumerevoli ‘popolazioni evolutive’ che abitano le aree più interne del nostro Paese, l’opportunità appare straordinaria”. “La nostra proposta di costruire una rete immateriale dei Paesi dell’Acqua, delle comunità che vogliono rimettere al centro delle proprie politiche locali, la tutela delle risorse idriche e dunque di quelle ambientali, grazie a questo accordo, diventa un obiettivo raggiungibile o quanto meno visibile – sottolinea ancora Iamiceli – Crediamo fortemente nella cultura del lavoro ed è per questo che non vediamo l’ora di cominciare”.